di Martina Bartocci
La possibilità di stabilire una facoltà di medicina a Trento si fa sempre più concreta. Per comprendere meglio come stiano andando le trattative, abbiamo intervistato il presidente del Consiglio degli studenti, Edoardo Meneghini.
Edoardo puoi illustrarci come si è svolta la trattativa per stabilire una facoltà di medicina qui a Trento?
Da diverso tempo, l’Università di Trento sta approfondendo la possibilità di stabilire sul territorio un polo di medicina, alla luce di un palese interesse da parte dell’azienda sanitaria e delle istituzioni locali.
Fin dal principio l’Ateneo trentino, conscio di non poter sostenere questo impegno da solo, inizia ad intavolare una trattativa con l’Università di Verona, tenendo costantemente informata la giunta provinciale. Quest’ultima lascia correre la mediazione tra i 2 atenei fin quando, nell’ottobre/novembre scorso, improvvisamente afferma di essere prossima alla chiusura di un accordo con l’Università di Padova. Nelle intenzioni della provincia c’è la possibilità di istituire una sede distaccata di Unipd a Trento, escludendo totalmente UniTn dalla gestione del progetto. La compagine tridentina si irrigidisce di fronte a questa presa di posizione della giunta provinciale e si aprono 2 strade: da una parte, l’Università di Trento prosegue con il proprio progetto (progetto che coinvolge anche le Università di Verona e Ferrara, la Scuola Superiore Sant’Anna e Humanitas University), dall’altra la giunta provinciale rimane vicina a Padova.
Le 2 strade si ricongiungono quando, circa 10 giorni fa, l’Università di Padova si è resa conto di non essere in grado di impiantare una facoltà di medicina in città, soprattutto a causa dei tempi stringenti. L’Ateneo veneto cerca quindi di avvicinarsi all’Università di Trento, proponendo varie forme di collaborazione. Ad oggi il Senato accademico, nella seduta del 15 gennaio, ha approvato l’ordinamento didattico del corso di studio interateneo con l’Università di Verona, ma dichiara comunque di essere in contatto con Unipd per un’auspicabile condivisione del progetto.
Quando partirà eventualmente il corso di medicina e l’accesso sarà subordinato al test di ingresso nazionale?
Il corso di medicina partirà nell’anno accademico 2020/2021 e, stanti così le cose, l’accesso sarà subordinato al test di ammissione nazionale.
Tu cosa ne pensi del progetto dell’Università di Trento?
Io sono favorevole al progetto presentato dall’Università di Trento, l’importante è che non vengano sottratte risorse alle strutture già esistenti . Noi studenti abbiamo posto delle prerogative: innanzitutto il progetto va avanti solo se finanziato al 100% dalla provincia e solo se vengono implementati gli spazi e i servizi per la comunità studentesca.
Ringraziamo Edoardo Meneghini per la disponibilità e, per ulteriori sviluppi, attendiamo la prossima riunione del Comitato provinciale di coordinamento, nella quale verranno definiti gli accordi di collaborazione tra i vari soggetti coinvolti.