di Michele Anesi | Foto: Andreas Senoner PH
Quando il talento incontra l'opportunità nascono le figate. Quando un gruppo di giovani promoter riesce a comporre una buona line up, mettere in piedi un festival decisamente interessante e trovare una location inedita e spettacolare, allora sì che posso parlarvi di “realtà in crescita”. Questo è successo la scorsa settimana con Elysium School's Out Festival, uno dei tradizionali appuntamenti dell'estate Alto-Atesina che ha saputo radunare circa 2000 persone all’interno del Safety Park, nei pressi di Bolzano.
Ma lasciatemi andare con ordine. Elysium School’s Out è stato un evento interessante da numerosi punti di vista. Prima di tutto la line up: oltre agli act locali – a partire da Kevin Brook e Matt Noise passando per Overriver, Mindbeats fino a Subsurface e Ralph Cieli (che ha sfoderato un intro pazzesco!) – il cartellone prevedeva gli olandesi Dastic, MOTi e l’inglese Feed Me. Se boccio i primi senza possibilità di appello e promuovo con un buon sette la performance di MOTi (tra l’altro, molto simpatico e disponibile), è stata l’ora e mezza di set di Feed Me che mi ha portato fino in paradiso – o dovrei dire inferno? – e ritorno.
Se c’è una cosa che ho imparato in questi anni di giornalismo musicale, è che quando la selezione musicale è molto forte, la presenza scenica può essere ridotta all’essenziale senza inficiare la buona riuscita della performance. E con Jon Gooch così è stato: statico, posato e composto tanto quanto la sua musica è stata dinamica, selvaggia e vulcanica. Una miniera infinita di perle musicali prima ricamate su un mood Techno e Bass House e poi cucite su vibes più dubsteppeggianti e dark. Un set capace di catapultarmi dal paradiso all’inferno con un solo dito premuto su ‘play’.
Ma non solo musica. Elysium era un appuntamento da non perdere anche perché ha sdoganato – speriamo non per la prima e ultima volta – la location outdoor con il potenziale più alto di tutta la regione! Il Safaty Park alle porte di Bolzano è facilmente raggiungibile, è situato in una zona in cui i disagi per i vicini sono ridotti al minimo e, soprattutto, permette una modularità e un’espansione dell’area del festival davvero inedita. Con una buona organizzazione della festival area, una grandissima attenzione alla sicurezza e una produzione audio-video all’altezza, il festival ha superato la prova di pubblico che – nonostante un po’ di pioggia – ha affollato Elysium fino al closing set dei Subsurface.
Con l’estate appena cominciata, la stagione dei festival è solo all’inizio. We need some more!