Trento AntiPoetry Slam: Questi siamo

di Rebecca Sandri

In vista dell'evento Antipoetry Slam di venerdì 9 novembre al Gatto Gordo abbiamo deciso di intervistare il coordinatore Alberto Baggio per farci convincere ancora di più ad andare a questo immancabile appuntamento.

Prima di tutto cos'è il Poetry Slam?

Il poetry slam è una competizione tra poeti che ricalca le battle dei rapper americane. Nasce negli stati uniti durante gli anni '80 ed è una gara che viene ed è stata fatta piu o meno ovunque, dalla strada al locale e in diverse versioni che hanno permesso di avere delle modalità molto flessibili di performance.

Sostanzialmente è una sfida tra poeti che vengono giudicati da cinque persone del pubblico, in maniera molto aperta e interattiva mentre vengono presentati da due maestri di cerimonia.

Il Poetry Slam di Trento fa parte del collettivo trentino che è racchiuso nella lega italiana Poetry Slam. Le battaglie servono a decretare il vincitore che parteciperà alla fase nazionale dove incontrerà i vincitori di tutti gli altri collettivi.

Da cosa è nata l'idea di far nascere Trento Poetry Slam?

È nato da due studenti siciliani, 4 anni fa. Dopo la prima edizione il coordinamento è passato a Lucia Gambuzzi e Adriano Cataldo che a loro volta quest'estate hanno passato il testimone a me e a Mattia Zadra. Lucia si è trasferita a Torino e Adriano ha voluto fare un passagio di testimone per partecipare più attivamente alle Poetry Slam.

Che cosa si farà all'evento di venerdì? E sopratutto perchè ANTIpoetry Slam?

Dopo la nascita delle diverse Poetry Slam una poetessa americana si è inventata la sfida dell'Antipoetry slam che sono le battaglie tra poesie brutte.

Chiunque può recitare la sua poesia, a volte sono capolavori mentre a volte sono poesie orribili. C'è da dire, però, che a volte queste poesie brutte hanno dei lampi di genio e quindi segnano un certo stile poetico. Fare una competizione con solo poesie malfatte significa sottolineare quell'aspetto alternativo e dissacrante che si può avere con la posia considerata brutta.

Spesso non sembra ma scrivere una poesia malfatta è più difficile piuttosto che scrivere una poesia con sentimento e profondità perchè bisgona rifletterci il doppio.

L'Antipoetry Slam è una versione goliardica della versione ufficiale, dove invece si incontra il poeta che racconta una parte di se stesso portando una poesia per così dire più tradizionale. Mentre in questa versione si sottolinea più il fattore festaiolo della serata.

Questa è la terza puntata dell'Antipoetry e noi cerchiamo sempre di caratterizzarlo con un accompagnamento musicale o con un titolo particolare ma che può essere considerata una serata itinerante che si trasforma anche in base a come si sviluppa la serata.

Chi saranno i partecipanti?

Le modalità d'iscrizione come in uno slam normale sono su facebook. Dopo essersi iscritti si viene inseriti nel tabellone, per poi essere sfidati in due manche e la finale. Il Poetry Slam non è un open mic ma è comunque una competizione aperta a chiunque. Nell'Antipoetry slam rispetto alla versione originale le regole non sono quelle della lega nazionale.

Le prossime date?

Il 15 novembre il reading di Adriano Cataldo "La lotta e la sopravvivenza" al café della paix alle 18:30.

Il 17 novembre alle 20:30 serata di campionato questa volta al cantiere 26 di Arco.

Il 20 novembre alle 18:00, presentazione alla libreria "due punti" di Empatia radicale poesia e sovversione ai tempi di Kate Tempest.

Passiamo poi al 6 e al 7 dicembre: il sei ci troverete alla Bookique per l'edizione del Poetry Slam di dicembre, il sette dicembre invece in anteprima vi informiamo che al Café de la Paix ci sarà un evento che metterà in competizione i testi delle canzoni.