A dieci giorni dalla data di chiusura per la presentazione dei film in concorso, fissata per il 20 febbraio, il comitato organizzatore del Trento Film Festival ha svelato le prime news sulla rassegna cinematografica dedicata al tema della montagna tra le più antiche del mondo, durante una conferenza stampa presso la suggestiva sala conferenze del Palazzo Roccabruna di Trento. L’evento cinematografico che si terrà dal 24 aprile al 7 maggio prossimi a Trento e a Bolzano ha già registrato un primo dato eccezionale: il record assoluto di iscrizioni per l’edizione 2014 del Festival, che ha già superato la quota di 400 film candidati, confermando il crescente interesse nazionale e internazionale verso la manifestazione. Le porte per la presentazione di ulteriori opere cinematografiche sono, tra l’altro, ancora aperte e lo staff della rassegna si sta attualmente impegnando direttamente per cercare di attirarne di nuove grazie alla presenza fisica sul campo del Festival del Cinema di Berlino, che si sta svolgendo proprio in questi giorni. E’ importante sottolineare, inoltre, che un buon numero di film già presentati provengono dalla Turchia, paese scelto come ospite della scorsa edizione del Festival, a conferma dell’influenza attrattiva che la manifestazione riesce ad esercitare sui paesi esteri ai quali offre una vetrina durante la rassegna. Per l’edizione 2014, sarà il Messico ad essere virtualmente ospitato con i suoi film: il focus cadrà sul tema dell’incontro tra natura e uomo, nel quale la montagna farà da perno, ma anche sulle problematiche legate a questo Paese visto come terra di transito dai popoli del Sud-America alla ricerca di fortuna negli Stati Uniti. In ultimo, è stato svelato che la rassegna si aprirà con “The epic of Everest”, film documentario sulla spedizione britannica del 1924 all’Everest. Restaurato nel 2013 dal British Film Institute, sarà presentato il 25 aprile a Trento in anteprima nazionale. A musicare il film muto, sarà l’artista britannico Simon Fisher Turner con un suo personale accompagnamento composto da musiche etniche e rumori della natura.
(di Giuseppe Confalonieri)