L’idea di frequentare un corso teatrale spesso affascina e spaventa.
Questo perché imparare il teatro significa imparare a conoscersi meglio: diventare consapevoli dei movimenti del proprio corpo, del suono preciso della propria voce, del modo in cui ci si relaziona agli altri nella vita di tutti i giorni. Per poi abbandonare sé stessi e interpretare l'altro. In questo senso il teatro è finzione, gioco, ma può diventare anche un’occasione di ascolto reciproco o cittadinanza attiva.
Non serve una memoria perfetta né una voce alla Gassman per partecipare ad un corso di teatro: questa l’idea alla base del II ciclo di corsi offerti dal “Centro Teatro”.
È l’idea alla base di “ascoltare silenzi”, progetto di cittadinanza attiva oltre che corso di teatro, in cui il copione sarà scritto dai partecipanti attraverso le voci dei cittadini che sceglieranno di intervistare, per lo più “gli invisibili”: precari, immigrati, pensionati, studenti. Ed è l’idea che ispira “un film a teatro”, laboratorio in cui il cinema diventa il tramite per imparare le tecniche teatrali, in particolare quelle di gruppo. Per chi invece il teatro già l’avesse “imparato” e stesse pensando di farne una professione, Centro Teatro offre un corso di produzione, organizzazione e distribuzione di spettacoli dal vivo: una vera e propria cassetta degli attrezzi per i praticanti del mestiere.
Infine la scuola, la cui vocazione principale rimane il teatro, aprirà un secondo ciclo di corsi di altro genere: dallo yoga, alla breakdance, al disegno chiaroscurale.
(Carlotta Garofalo)