di Nicola Pifferi
Inizierà a ottobre il mandato da rettore del prof. Paolo Lugli alla Libera Università di Bolzano (Freie Universität Bozen). Dopo quattordici anni alla Technische Universität München dove si occupava di nanoelettronica e collaborava allo sviluppo di start-up, il prof. Lugli è stato scelto tra 22 candidati, sia esterni che interni a unibz, provenienti da Germania, Austria, Italia, Stati Uniti e Sud America per ricoprire questa importante carica.
Non è un caso che la scelta sia ricaduta sul prof. Lugli, trilingue, come vuole lo spirito della Libera Università di Bolzano. Il nuovo rettore, cittadino sia italiano che tedesco, parla fluentemente entrambe le lingue, oltre che l'inglese e il francese. Dopo aver lavorato come ricercatore e professore presso le università del Colorado, Modena e Roma (Tor Vergata), dal 2002 gli è stata affidata la cattedra in nanoelettronica alla TUM. Il suo ruolo come ricercatore è stato, inoltre, estremamente rilevante per l'università bavarese, la quale è riuscita ad ottenere dall'Unione Europea più di 4 milioni di euro destinati alla ricerca.
Una nota di amarezza c'è in questa festa per il nuovo rettore: nessuno dei candidati era di sesso femminile. Non si è quindi potuto fare il bis dopo il rettorato della prof.ssa Rita Franceschini, in carica dal 2004 al 2008. Anche l'università di Trento ha visto finora una sola rettrice: Daria De Pretis, che non ha portato a conclusione il mandato, in quanto nominata come giudice alla Corte Costituzionale. Mentre l'università di Innsbruck (Universität Innsbruck) non ha mai avuto un rettore di sesso femminile.
È un ateneo più piccolo, però, quello sudtirolese, che conta 2976 studenti, che da ottobre, appunto, troveranno un nuovo Rektor in piazzetta Franz Innerhofer (sede del rettorato di unibz).