di Giorgia Roda
Da mercoledì 22 a oggi gli studenti del master in scienze ortofrutticole, offerto in cooperazione dalla Libera Università di Bolzano (Freie Universität Bozen) e dall’Università degli studi di Bologna, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con diverse imprese dell’ortofrutta. I partecipanti hanno discusso alcune tra le tematiche più attuali di questo campo tra cui lo sviluppo di brevetti, ma anche i metodi innovativi di ortofrutticoltura nelle aree dal clima tropicale.
Oltre ai 36 studenti iscritti alla laurea magistrale, all’ateneo sudtirolese non poteva mancare la componente internazionale, in questo caso rappresentata da 14 studenti del corso analogo offerto dalla Technische Universität München.
L’Academic Basecamp si è suddiviso principalmente in due fasi: la prima condotta nel campus di Bolzano, più a stretto contatto con la realtà aziendale e industriale, e la seconda sull’altopiano del Renon (presso la Casa della Famiglia di Stella di Renon), a qualche chilometro di distanza dal capoluogo, dove nel pomeriggio si è concluso l’evento con presentazioni tenute dagli studenti e una lezione sul tema della sostenibiltà.
Il master internazionale IMaHS così come la winter school cerca e ha cercato inoltre di incrementare le soft skills dei partecipanti, tanto richieste dal mondo del lavoro, attraverso il lavoro in team, e lo sviluppo di problem solving, decision making e strategie di comunicazione efficaci.
Si è trattata quindi di un’occasione unica di formazione supplementare, oltre che di scambio interculturale, già spirito del corso di laurea magistrale, grazie al quale è possibile conseguire anche una doppia laurea. Gli iscritti trascorrono generalmente i primi due semestri all’università di Bologna e il terzo a Bolzano, dedicando il restante alla relazione della tesi e allo svolgimento di un tirocinio.