di Lorenzo Caoduro
Dopo l'assemblea pubblica del Collettivo Refresh, tenutasi lunedì 21 Marzo alle 18 presso la Facoltà di Sociologia, è emersa la necessità di chiarire e chiedere spiegazioni al rettore Collini in merito al debito di 200 milioni di euro che la Provincia Autonoma di Trento ha nei confronti dell'ateneo trentino.
L'appuntamento è stato indetto per oggi alle ore 10 a Sociologia, ed insieme ai partecipanti dell'iniziativa il Collettivo si è diretto alla sede del Rettorato dell'Università, in via Calepina. Qui, sotto lo striscione "è tempo di riscatto", hanno occupato il cortile interno, chiedendo di essere ricevuti dal rettore Collini. Secondo il Collettivo l'aumento del debito della Provincia Autonoma di Trento è dovuto alla provincializzazione dell'Università la quale è stata venduta come un passo in avanti per il rilancio dell'ateneo e per la sua autonomia. In realtà, sostiene Refresh, è stato un passo indietro, in quanto gli studenti si sono visti tagliare le borse di merito e l'Università è stata costretta ad accendere mutui, per esempio con la Banca Popolare di Sondrio. Al rettore Collini è stata imputata una mancata presa di posizione e pressione nei confronti della Provincia, nonostante sia stato intervistato dai giornali locali in merito a questo problema e si sia espresso fiducioso nel piano di rientro.
Alle 13 il Collettivo ha ottenuto un incontro con il rettore. Dopo un'ora di discussione il Collettivo ha dichiarato che non è stato un semplice botta e risposta, ma un vero momento di confronto, in cui hanno esternato le loro perplessità ed esposto i veri problemi che attanagliano l'Università di Trento. Nei prossimi giorni continueranno a monitorare la situazione e invitano tutti a partecipare alle assemblee pubbliche ogni mercoledì alle 18 a Sociologia per un confronto sui temi affrontati in giornata.
Ulteriori aggiornamenti non tarderanno ad arrivare.
Immagini: Unitn e Collettivo Refresh