di Giulia Nicoletti
Giunge quest’anno alla sua XXIV edizione la Giornata della memoria e dell’impegno che ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie e ribadisce, in nome di quelle, l’importanza della lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione. Prevista per giovedì 21 marzo, la manifestazione, che per la prima volta ha luogo nel Nord Est, vede Padova come piazza principale, ma coinvolge con essa più di un migliaio di luoghi d’Italia: comune denominatore sarà la lettura dei circa 1000 nomi delle vittime, così come l’ascolto delle testimonianze dei familiari e la riflessione sulla memoria come strumento di giustizia e verità.
L’iniziativa di ricordare proprio il 21 marzo, primo giorno di primavera, le vittime innocenti delle mafie, nasce dal dolore di una madre che nella strage di Capaci ha perso un figlio: la voglia di far risuonare il suo nome, a lungo rimasto taciuto, come quello di molti altri, ha spinto Libera a istituire una giornata dedicata alla memoria. Dal 1996, ogni anno, una città diversa diventa il megafono attraverso cui recitare i nomi delle vittime che, uno in fila all’altro, costituiscono quel rosario civile che è bene non dimenticare.
Come nelle precedenti edizioni, anche quest’anno la Giornata della memoria si configura come il momento culminante di un percorso che vede in prima linea scuole e associazioni nel creare consapevolezza sul fenomeno mafioso ma anche, e soprattutto, sui diritti e doveri dell’essere cittadino. E’ dunque occasione per prendere esempio dalle testimonianze dei familiari, che si sono fatti e continuano a essere nel tempo custodi di storie di impegno e responsabilità. Il fulcro dell’iniziativa è da sempre, infatti, quello di instaurare attraverso la condivisione un senso di corresponsabilità, di modo che il desiderio di cambiamento si trasformi in una concreta azione collettiva.
Il programma della manifestazione è molto ricco e si articola in due giornate: mercoledì 20 ad ore 18.30, presso la Basilica di Sant’Antonio da Padova, si terrà la Veglia in ricordo delle vittime.
Il giorno seguente, ad ore 9, partirà il corteo che da Piazzale Boschetti terminerà presso il Prato della Valle, dove è prevista la lettura dei nomi. Di seguito, prenderà la parola don Ciotti per un intervento finale. Il pomeriggio dello stesso giorno sarà tutto all'insegna dell'approfondimento, con un ampio ventaglio di seminari. Come ricorda il sito di Libera, ognuno di essi ha già raggiunto il numero massimo di partecipanti, motivo per cui l’iscrizione è stata disattivata.
1 – Oltre la riforma: dal nuovo codice antimafia alle innovazioni normative sui beni confiscati (Sala conferenze della Camera di Commercio di Padova – Piazza Insurrezione 28 aprile 1945).
2 – Le mafie nel Triveneto, dal passaggio al radicamento (Auditorium del Centro Culturale Altinate San Gaetano – via Altinate 71).
3 – Scende la neve: il traffico di sostanze stupefacenti (Sala Rossini, Caffè Pedrocchi – via VIII Febbraio 15).
4 – Impauriti e impoveriti: quali politiche sociali per sconfiggere disuguaglianze e mafie (Aula E, Palazzo Bo – Polo di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Padova – via VIII febbraio 2).
5 – La memoria come strumento di cucitura del legame sociale (Sala Conferenze Cuamm. Medici con l'Africa – Opera San Francesco Saverio – via San Francesco 126).
6 – Rompere i legami mafiosi per rinascere: terza via, liberi di scegliere e Amuní (Sala Paladin, Palazzo Moroni (Municipio), via VIII febbraio 8).
7 – Non restiamo in panchina: educazione e integrazione la vera partita dello sport (Aula Nievo, Palazzo Bo – Polo di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Padova – via VIII febbraio 2).
8 – Il ruolo degli amministratori locali nella lotta a mafie e corruzione (in collaborazione con Avviso Pubblico) (Sala Anziani, Palazzo Moroni (Municipio), via VIII febbraio 8).
9 – Regole trasparenti negli appalti, per prevenire la corruzione e le infiltrazioni mafiose e per tutelare il lavoro (in collaborazione con CGIL, CISL e UIL) (Scuola Edile CPT – via Basilicata 1).
La giornata è promossa da Libera, Avviso Pubblico in collaborazione con la Rai – Responsabilità sociale e sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.