Laureato/a bagnato/a, laureato/a fortunato/a?
Speriamo sia così, perché questa edizione della cerimonia di laurea targata Unitn ha veramente sfidato il meteo. Sabato 22 ottobre infatti era previsto che si tenesse in Piazza Duomo l'attesissima cerimonia di proclamazione per i laureati in triennale della sessione estiva per l'anno 2021/22, e in effetti così è stato. Nonostante la pioggia.
Ad aprire l'evento sul palco allestito per l'occasione, il rettore Flavio Deflorian, che ha invitato gli studenti e le studentesse neolaureati/e a non avere paura di sbagliare. «Con questa cerimonia, infatti, state attraversando un confine simbolico, una svolta invisibile che segna la fine di un percorso e l'inizio di una nuova avventura» ha proseguito. «Per arrivare alla laurea avete affrontato difficoltà e momenti di sconforto sconosciuti agli studenti degli ultimi decenni. È un successo che non verrà riportato sulla pergamena, ma che voi ricorderete, facendo tesoro dell’esperienza per gli anni a venire. Tra pochi giorni sarò, come i vostri genitori al fianco di mia figlia nel momento della laurea. Capisco bene quello che provate oggi».
A seguire, l' intervento del sindaco Franco Ianeselli, che ha ribadito la sua fiducia nei confronti dei giovani che hanno trovato a Trento una seconda casa e ai quali riconosce «il contributo che avete dato in questi anni alla nostra città. Considero l'università – e in particolare la nostra, che è tra le migliori d'Italia – un incubatore di talenti che, per contiguità e contaminazione, non può non far crescere anche il territorio che la ospita. Se Trento è migliorata in questi ultimi lustri, se è diventata più aperta e accogliente, lo dobbiamo anche a voi e alla vostra vivacità intellettuale».
Non ultimo, il commento del presidente del consiglio provinciale Maurizio Fugatti, che ha insistito sulla validità delle risorse che l’Ateneo e che gli studenti costituiscono per il territorio trentino.