Applausi per Fibra

Titolo banale e scontato, ma assolutamente dovuto. Lo scorso 1 giugno a Rovereto, Fabri Fibra ha dato spettacolo nella prima data del suo tour estivo.
Parte subito forte il rapper di Senigallia: scalda il pubblico facendo saltare in aria la festa, per poi passare alla denuncia sociale con Escort – «Non dire soldi, non dire crisi, quando c’è la coda ai saldi, è inutile che ti scaldi, non dire escort, non dire squillo, non dire vado a puttane come? Shhhh» – e Spara al diavolo – «Venerate la Madonna Industria con Dio Denaro gente venerate, mi taglio le vene per pagare le rate».
C’è spazio anche per i “classiconi” come Bugiardo e In Italia, prima di avere all’apice della performance, in cui Fibra mette in fila Le donne, Applausi per Fibra, Tranne te e Vip in trip, lasciando senza respiro il pubblico trentino.
Dopo un’ora e mezzo di concerto senza sosta, c’è spazio per una piccola pausa. Basta un minuto per far saltare in aria nuovamente la festa e chiudere il concerto col botto, ricordando che la controcultura si vede proprio in queste occasioni: in un paese dove i vecchi governano nella politica, nel lavoro, nella società, c’è bisogno di una nuova classe, più giovane; voltandosi verso il pubblico, lascia il palco ricordandoci che «quella nuova società siete voi».
Non sorprendetevi se nessuno si è accorto dell’acquazzone a metà concerto: un motivo c’è.
Applausi applausi applausi, applausi per Fibra! (Nicola Conati)