Una riforma davvero completa e strutturale del sistema scolastico italiano… è possibile?
Esiste, in Italia, una “cultura della scuola”? E, in fondo, ha davvero importanza, se paragonata alle profonde contraddizioni che paralizzano il sistema politico italiano? Qual è il peso dei singoli cittadini, e della loro ignoranza o consapevolezza del problema, rispetto alla volontà politica della nostra classe dirigente di investire sulla scuola? A quali tipi di riforme sarebbe più realistico aspirare?
Nella prima puntata di “Cara, vecchia scuola”, il professor Giunta ci racconta che preferisce non essere troppo ottimista a riguardo: gli ostacoli che continuano ad impedire una rivoluzione scolastica sono profondamente radicati nella nostra società e soprattutto nel nostro sistema politico.
Meglio sarebbe, secondo Giunta, concentrarsi su riforme più semplici, o almeno più rapide, ad esempio l’abolizione dell’esame di maturità. Riforme a costo zero ma con risultati concreti per migliorare il sistema un po’ alla volta, preparando il terreno per quella grande trasformazione che, altrimenti, non arriverà mai.