(Dopo la) Festa dei Lettori

Sabato 27 si è svolta presso la Bookique la Festa dei Lettori, durante la quale, fra l'altro, sono stati premiati i vincitori del concorso #paginestrappate. Per chi non avesse potuto parteciparvi, riportiamo qui i titoli dei libri citati:

"I tamburi della pioggia", di Ismail Kadarè;

"Underworld", di Don De Lillo;

"Se non ora, quando?", di Primo Levi;

"Preghiera per Cernobyl", di Svetlana Aleksievic;

e, il Libro della Festa, "Il paese delle prugne verdi", di Herta Müller.

 

Noi abbiamo posto qualche domanda a Lidia Saija, che ha gestito l'evento per conto dell'associazione culturale Il Gioco degli Specchi.

 

Che cosa rappresenta per lei la Festa dei Lettori? Quali erano gli obiettivi dell'evento e che cosa l'ha spinta a farne parte?

La Festa dei Lettori per me è un'occasione di incontro tra gli amanti dei libri in ogni loro forma e di ogni genere e provenienzaLeggere è un po' come viaggiare, restando fermi e confrontarsi con gli altri significa scoprire mondi sconosciuti. E questo principio corrisponde agli obiettivi dell'evento, nel tentativo di ampliare l'interesse verso la lettura e stuzzicare la curiosità.

 

Si ritiene soddisfatta della riuscita della Festa? Come valuta l'affluenza e gli effetti dell'evento su chi vi ha partecipato?

Mi ritengo soddisfatta della riuscita della Festa, nel senso in cui, grazie alla performance dal vivo di Goghi&Goghi, siamo riusciti a viaggiare attraverso un percorso letterario, che ci ha portati a relazionarci al tema del "muro". Muri fisici e muri interiori di chiusura verso gli altri. In occasione del 25esimo anniversario della caduta del muro di Berlino, non potevamo non parlarne, in linea con le attività autunnali dell'associazione (http://ilgiocodeglispecchi.org/appuntamenti/10/2014). Sono poi contenta degli effetti dell'evento su chi vi ha partecipato, alcuni dei ragazzi che seguono i nostri corsi di italiano per stranieri hanno anche letto qualche brano di loro scelta al microfono aperto. Purtroppo, però, l'affluenza non è stata delle migliori, questo probabilmente perché l'offerta di attività culturali a Trento è sempre molto ampia e questo rischia di "condannare" all'autoreferenzialità gli organizzatori di queste tante attività.

 

Il luogo comune vuole che le nuove generazioni non leggano più: è vero? se sì, come rimediarvi? Se con il passare del tempo il libro attira sempre di meno, cosa prevede per la Festa dei Lettori 2015?

Questa è una domanda molto difficile. Non sono un'esperta, ma credo che le nuove generazioni, semplicemente, leggano in modo diverso, più frammentato e meno ordinato, ma non credo che non leggano. Credo anche che comprino meno libri, ma che ne usufruiscano attraverso internet. I libri, in senso proprio, attirano sempre di più un pubblico sempre più ridottoma questo non significa che se ne debba parlare di piùsolo che si debba fare in maniera diversa. Ci proveremo per la Festa dei Lettori del 2015!

 

Durante l'incontro di sabato vigeva il microfono aperto, perché tutti potessero citare i brani più significativi dai propri autori preferiti. Questa domanda vuol essere un microfono aperto per lei: ci dica arrivederci con il suo libro del cuore!

Tra i tanti, ne scelgo uno che parla di libri e di lettori: "Come un romanzo" di Daniel Pennac. I suoi 'diritti del lettore' hanno segnato la mia vita da lettrice: 

  1. il diritto di non leggere
  2. il diritto di saltare le pagine
  3. il diritto di non finire un libro
  4. il diritto di rileggere
  5. il diritto di leggere qualsiasi cosa
  6. il diritto al bovarismo
  7. il diritto di leggere ovunque
  8. il diritto di spizzicare
  9. il diritto di leggere a voce alta
  10. il diritto di tacere. 

Ma non di tacere il giorno della Festa dei Lettori!

 

 

Le risposte di Lidia Saija ci portano a riflettere su molti punti: primo fra tutti, il diverso approccio alla lettura che contraddistingue i giovani d'oggi; il futuro dell'oggetto libro, che si va trasformando neanche troppo lentamente e al quale stiamo imparando ad adattarci; il ruolo di Internet nella diffusione e divulgazione della cultura; la prospettiva di un'offerta culturale cittadina che riesca a coinvolgere un pubblico vasto e vario.

 

La ringraziamo della sua disponibilità, e lasciamo ai Lettori, che sono stati  protagonisti dell'evento, il compito di riflettere su queste problematiche.

 

(B.J.B.)