Giusto il tempo di scegliere chi governerà l’Italia che a Trento è già tempo di una nuova elezione, quella del nuovo rettore che prenderà il posto di Davide Bassi e guiderà l’ateneo per i prossimi 6 anni.
Si vota il 26 febbraio, e, se necessario, il 27 per il secondo turno e il 28 per il terzo turno. Un eventuale ballottaggio si terrà il 1 marzo. I seggi saranno aperti dalle 9 alle 16.30 e saranno situati a Trento (via Tommaso Gar), Povo (Polo Fabio Ferrari) e Rovereto (Palazzo Fedrigotti). Per essere eletti è necessario raggiungere la maggioranza assoluta dei voti (calcolata in modo ponderato).
Chi vota? Mica tutti quelli che hanno a che fare con l’eteno. L’elettorato attivo è composto dalla parte accademica (533 voti tra professori e ricercatori di ruolo); dai ricercatori a tempo determinato, dai dottorandi e titolari di assegni di ricerca, il cui voto viene pesato in modo tale da rappresentare ben il 2%; dal personale dirigente, tecnico-amministrativo e collaboratori esperti linguistici, con contratto di lavoro subordinato, il cui voto viene pesato in modo da rappresentare il 4% dei voti esprimibili; dai membri del Consiglio degli Studenti (19 voti).
Abbiamo posto alcune domande ai candidati rettore: Marco Andreatta, Daria de Pretis, Maurizio Giangiulio, Stefano Vitale, Stefano Zambelli ed Enrico Zaninotto. Dal nuovo statuto al rapporto con gli studenti, dalla situazione della ricerca all'equilibrio con la provincia, un giudizio sull'operato del rettore Bassi, e, per concludere, chi voterebbero se non fossero candidati: sentiamo come la pensano…
E voi, chi vorreste diventasse rettore?
(foto periodicounitn.unitn.it)