Sono finalmente iniziati i lavori di costruzione della residenza universitaria Mayer che sorgerà lungo corso Buonarroti. Dopo due anni di stallo dovuti a vicende giudiziarie relative ad un presunto errore nell'assegnazione dell'appalto, una bonifica bellica e il ritrovamento di reperti archeologici nell'area, finalmente sembra tutto pronto per partire.
Questa mattina il neo-presidente dell'Opera Universitaria Alberto Molinari ha presentato la nuova struttura, che si prevede sarà pronta per giugno 2016. La residenza andrà a completare la collezione dell'università, aggiungendo ai già presenti studentati e appartamenti gestiti dall'Opera una struttura che si presterà ad ospitare coloro che, tramite l'università, verrano a Trento per brevi periodi come ricercatori e ospiti, ma anche studenti ormai al termine degli studi. Un luogo più dinamico quindi, pensato per avere un continuo riciclo di fruitori. Un' apertura che si rispecchia anche nella forma architettonica che la costruzione assumerà, con una morfologia “a corte” e con un cortile seminterno che concretizzerà l'idea di incontro e socialità.
L'area utilizzata per questo nuovo progetto ha una lunga storia: l'edificio fu costruito ad inizio novecento con la funzione di albergo, Albergo Mayer appunto. La struttura subì alcune modifiche negli anni cinquanta e nel 1960 fu acquistata da ITC divenendo per la prima volta una residenza studentesca e rimanendolo anche dopo il 1991, anno in cui la proprietà passò da ITC all'Opera Universitaria. Lo studentato fu chiuso solamente nel 2003, negli anni a seguire rimase inutilzzato. Il Centro Sociale Bruno lo occupò per alcuni mesi nel 2007 per poi abbandonarlo spontaneamente per spostarsi alla Dogana. Nel 2009 l'edificio venne abbattuto e nacque il progetto presentato oggi.
Ambiziosi gli obiettivi a cui si è puntato, come ad esempio la certificazione Leed Platinum, un titolo di riconoscimento per lo sforzo in termini di ecosostenibilità e di qualità dei servizi che circondano la residenza. In tutto saranno messi a disposizione 130 posti letto, di cui 82 stanze singole, 24 doppie e 24 minialloggi, per un'area vasta 2419 metri quadrati. Il costo si aggira attorno ai 16 milioni di euro, dei quali quasi 6 sono coperti da un finanziamento statale, mentre il rimanente è a carico della Provincia di Trento.
Alla presentazione, stamani era presente anche il presidente della Circoscrizione del Centro Storico di Trento Redolf,i il quale ha espresso l'entusiasmo della cittadinanza per questa novità affermando che «l'unversità è una ricchezza per questa città».
I lavori hanno preso ufficilamente il via la settimana scorsa e gli addetti si dicono ottimisti sui tempi, quasi a lasciar trapelare che potrebbero essere più brevi di quanto annunciato. Staremo a vedere…