Il Fiume che non c’è, utopia a San Martino

di Lorenzo Toniolo

Un fiume di musica, di persone, di arte, di cibi e bevande.
Ecco cosa succederà il
21 e 22 maggio nel quartiere di San Martino, a Trento, pochi passi da Piazza Dante.
Questo quartiere propone, per l’ottava volta, l’edizione di un evento che crea un’atmosfera magica nella città.

Sabato, tra arte e musica
15:00-23:30
Sabato pomeriggio, ad animare tutto il quartiere, ci saranno
varie attività, per bimbi e non: ci sarà la possibilità di riflettere sulla città con l'esposizione Trento come avrebbe potuto, e come potrebbe, che ci aiuterà a vedere le varie evoluzioni di Trento, anche quelle non realizzate, oppure potrete informarvi su come fare un orto in cassetta, o, ancora, tramite pennelli e letture espressive, meditare riguardo ai meccanismi che portano ai pregiudizi sull’identità sessuale e sul genere.
La sera, dalle
20 alle 23:30 potrete dilettarvi lungo 5 tappe differenti, in tutta la via, con jazz e flamenco, reggae e folk, performance che creano un connubio per occhio e orecchio, come quella di Nadia Ischia in cui sabbia e musica ballano su una lastra luminosa.

Domenica, pranzando a ritmo
12:00-18:00
Chiunque è invitato ad unirsi per il pic-nic organizzato al
Parco della Predara, mentre suonano, per la seconda volta, i Piaceri Proletari che, con il loro swing, porteranno un po’ di leggerezza nel parco insieme alle letture di Pieralberto Valli. Saranno presenti ancora delle istallazioni artistiche come Non c’è più l’ISOLA che riprende L’Utopia di Tommaso Moro che quest’anno celebra i 500 anni dalla pubblicazione.

Perché andarci?
Siete matricole e per ora avete visto solo la Trento invernale e fredda?
Pensate che
Trento sia un po’ spenta, senza vita, non adatta a degli studenti?
Bene, siate pronti a
ricredervi!
Utopia a San Martino è una iniziativa che vi permetterà di scoprire una nuova faccia
della città, che non vi farà più vedere i trentini come una presenza lontana, ma più viva che mai! Il tutto bevendo un buon rosso o una birra fresca che potrete consumare nelle istallazioni lungo tutta la via, magari sgranocchiando qualcosa, accompagnati dalla musica e dalla corrente del fiume che non c’è.