di Lorenzo Zaccaria
In Francia nessuna sorpresa. Alle Europee del 2014 Marine Le Pen aveva sfiorato il 25% e la settimana scorsa ha fatto il 23% (nessun calo, l’affluenza è stata maggiore), queste elezioni non hanno fatto che confermare alcuni sospetti che si intuivano già da parte di tutti: Il Ressemblement National è il primo partito di Francia, seguito zoppicante da La Républic En Marche che ha fatto il 22%. Il numero di rappresentanti all’europarlamento non varierà di molto (22 per RN, 21 per LaREM), ma per i francesi, poco abituati a un sistema parlamentare, chi sia il vincitore e chi sia il vinto è chiaro.
RN è uscito vincitore grazie alla precisa ristrutturazione del partito, a partire dal nuovo nome (fino a qualche mese fa Front National) e dall’abbandono di retoriche ambigue, soprattutto nei confronti dell’Unione Europea. Insomma è stata progettata una moderazione del partito, abbandonando posizioni e dialettica di estrema destra (ne è evidente la sostituzione di ‘Front’ con ‘Rassemblement’ o l’esautorazione di Jean-Marie Le Pen), portando RN a essere il partito della destra nazionale.
LaREM, il partito di Macron, è arrivato secondo, ha conquistato abbastanza seggi da non dovere dimettere il governo. Ma non abbastanza da vantarsene in giro. Questo è il primo incontro elettorale di Macron dopo le sue elezioni, sicuramente il suo risultato mediocre non è da attribuire ai Gilet Gialli (di cui ho già parlato a questo link), ma anche questi hanno contribuito alla rottura. Ormai procede con un sostegno popolare minimo.
Sorprendete è stato il partito europeo dei Verdi, che ha raggiunto il terzo posto aumentando di più di un terzo rispetto alle precedenti Europee (da poco meno del 9% al 13%).
A seguire, gli altri due partiti, Les Republicans (un tempo Union pour un Mouvement Populaire) di Sarkozy, schiacciato a destra da Le Pen e al centro da Macron, e il Parti Socialiste.
Questi due partiti, il primo, fondato da De Gaulle, e il secondo, da Mitterand, sono i due partiti storici del paese; hanno costruito la Quinta Repubblica dopo la guerra e si sono alternati al governo fino a oggi. Attualmente sembrano essere sulla via dell’estinzione.