La Treblinka di Vasilij Grossman

Uno spettacolo per raccontare gli orrori della Shoah e dell’Holodomor

Uno studio sui testi dello scrittore e reporter di guerra Vasilij Grossman ha portato ad individuare brani da L’inferno di Treblinka, Tutto scorre e Vita e destino per raccontare il suo pensiero sulla terribile fabbrica della morte nazista di Treblinka, sull’Holodomor (olocausto ucraino), le sue riflessioni sul male e sulla storia russa.

Lo spettacolo – a cura di Renato Morelli – in memoria della Shoah e dell’Holodomor, proporrà letture realizzate da Denis Fontanari, attore della compagnia professionale Aria Teatro, alternate con la musica klezmer della Ziganoff jazzmer band, e della TTT klezmer band 

Chi è Vasilij Grossman

Vasilij Semënovic Grossman nasce il 12 dicembre 1905 a Berdicev (Ucraina) dove vive la più grande comunità ebraica dell'Europa dell'Est. Inizia ben presto a scrivere opere realistiche sulla vita dei minatori e nel 1933 si trasferisce definitivamente nella capitale dove conosce Gorkij. Grazie al celebre scrittore, pubblica nel ’34 il racconto Glückauf, ambientato nelle miniere del Donbass. L’opera più importante di questi anni è Stepan Kolcugin, un romanzo sulla formazione di un giovane operaio bolscevico. Grossman è uno scrittore “ortodosso”, membro dell'Unione degli Scrittori e degno di sicura popolarità.

Nel giugno 1941, allo scoppio della “Grande guerra nazionale”, è inviato al fronte come corrispondente di guerra per Krasnaja zvezda (Stella rossa), il
giornale dell'Armata Rossa. Grossman è quindi testimone diretto delle disastrose disfatte dei primi anni, della strenua resistenza a Stalingrado e del contrattacco sovietico. Seguendo l'avanzata dell'Armata Rossa fino a Berlino, è uno dei primi a rendersi conto della tragedia dell'Olocausto. Celebre è il suo racconto
L'inferno di Treblinka, la prima cronaca dei fatti avvenuti in un campo di sterminio nazista. Finita la guerra collabora con Ilya Ehrenburg alla stesura de Il libro Nero, una dettagliata ricostruzione del genocidio della popolazione ebraica nei territori sovietici occupati. Attraverso tali esperienze, fra cui la scoperta dell'omicidio della madre da parte dei nazisti, Grossman prende coscienza della propria identità ebraica.

Dopo la guerra, di fronte all'antisemitismo propugnato da Stalin e dall'intellighentia sovietica Grossman inizia a riflettere su quegli ideali rivoluzionari ai quali aveva sinceramente creduto. È l'inizio di una crisi irreparabile che lo porterà a essere uno scrittore libero e coraggioso, instancabile nella descrizione del vero. Risoluto nel proprio lavoro, Grossman comincia la stesura di una colossale opera con cui intende dipingere l'epopea di Stalingrado attraverso le vicende di una famiglia durante la guerra. La prima parte, intitolata Per una giusta causa, esce a puntate nel 1952 sulla rivista Novij Mir. Il libro subisce pesanti critiche per “gravi errori ideologici” e viene pubblicato solo dopo la morte di Stalin. È allora che Grossman inizia a scrivere la seconda parte: Vita e destino. La stesura del romanzo lo occupa incessantemente dal 1955 al 1960 e il dattiloscritto viene consegnato alla rivista Znamja. Ma il contenuto del libro è troppo pericoloso. Il direttore Kozevnikov, più per paura che per volontà di delazione, avvisa il Comitato Centrale.

Il 14 febbraio 1961 due agenti del KGB entrano in casa Grossman. Portano via tutto: fogli manoscritti, copie dattiloscritte, carta carbone e addirittura i nastri della macchina da scrivere. Di Vita e destino non deve rimanere traccia. Grossman passa gli ultimi tre anni della sua vita provato fisicamente e moralmente dalla perdita del proprio romanzo, soffocato da una difficile situazione economica e isolato nei rapporti che lo avevano accompagnato per tutta la vita. Conclude Tutto scorre, breve romanzo sul ritorno dal gulag, che aveva iniziato a metà degli anni Cinquanta, ma non riesce a pubblicarlo. Tra il 1962 e il 1963 soggiorna più volte in Armenia: il resoconto di questi viaggi confluisce in alcuni brevi racconti che costituiscono il suo testamento letterario. Muore di cancro a Mosca il 14 settembre 1964. 

Lo spettacolo si terrà Giovedì 23 Gennaio alle 20.45 presso il Teatro Valle dei Laghi di Vezzano.

 

Per chi fosse interessato potete avere grazie a Sanbaradio dei biglietti gratuiti per lo spettacolo, vi basta scrivere una mail  stampa@f-aida.it con oggetto 'partecipa a La Treblinka di Vasilij Grossman con SanbaRadio.it' lasciando il proprio nome, cognome, indirizzo mail e contatto telefonico

Le prime tre persone avranno la possibilità di vincere 2 biglietti a testa per lo spettacolo.

Inoltre chi partecipa al concorso avrà diritto al prezzo speciale di 5 euro a biglietto ( fino ad un max di 30 partecipanti).