di Lorenza Giordani
Quattro incontri per saperne un po’ di più di diritto d’autore e musica: questo era l’obiettivo di “Licenze d’Autore”, workshop organizzato da Mattia Pessina, co-finanziato dal Comune di Trento, che si è svolto al Centro Musica, con la possibilità di essere seguito anche in streaming, nelle giornate dell’8-9-15-16 novembre 2017.
Il progetto ha visto in veste di docente principale l’avv. Simone Aliprandi, figura di spicco nell’ambito della formazione e della divulgazione a tema diritto d’autore, nonché gli interventi dello stesso Mattia Pessina, ingegnere dell’informazione.
Il corso era rivolto sia a coloro che fanno musica, sia agli appassionati in generale, per conoscere i propri diritti in quanto artisti ed in quanto utilizzatori, nonché il funzionamento del diritto d’autore in un mondo dove purtroppo la parola SIAE viene ricollegata ad un nebuloso soggetto nemico.
Il 25 novembre prossimo alle 18 alla Bookique si terrà l’incontro finale dal titolo “Il futuro del diritto d’autore nella musica” con Alfredo Esposito di Patamu e Lucian Beierling di Soundreef.
Link all'evento: https://www.facebook.com/events/515383885486215/
Non mancate!
Cinque domande e cinque risposte tratte dalle lezioni con l'avv. Aliprandi.
Che cos’è il diritto d’autore?
Il diritto d’autore è l’istituto giuridico che tutela le opere dell’ingegno, attribuendo all’autore originario dell’opera tutta una serie di diritti, sia di carattere morale che di carattere patrimoniale.
Lo sfruttamento commerciale dell’opera consente all’autore di remunerarsi per un limitato periodo di tempo. Il diritto d’autore è regolato in via principale dagli articoli 2575-2583 del Codice Civile e dalla legge n°633 del 1941, nonché da altre fonti secondarie. Il diritto d’autore tutela le opere dell’ingegno a carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro e alla cinematografia, qualunque sia il modo o la forma di espressione.
Come si acquisisce il diritto d’autore su un’opera?
La legislazione italiana prevede che il diritto d’autore nasca in maniera automatica nel momento in cui l’opera viene creata dall’autore. L’articolo 6 della legge sul diritto d’autore infatti prevede che “il titolo originario dell’acquisto del diritto d’autore è costituito dalla creazione dell’opera”.
Ciò significa che nel momento in cui un autore crea qualsiasi opera dell’ingegno che sia frutto del proprio lavoro intellettuale, e che abbia carattere creativo, allora la tutela del diritto d’autore scatta in maniera automatica.
Che cos’è la SIAE?
La Società Italiana degli Autori ed Editori è un ente pubblico a base associativa che svolge la funzione di gestore ed intermediario dei diritti d’autore. In particolare, come prescritto dalla legge sul diritto d’autore all’art 180, SIAE agisce come intermediario tra il pubblico e il detentore dei diritti, occupandosi di concedere licenze e autorizzazioni per lo sfruttamento economico di opere, per conto e nell’interesse degli aventi diritto; percepire i proventi derivanti dalle licenze/autorizzazioni; ripartire i proventi tra gli aventi diritto. Oltre a ciò può esercitare altri compiti connessi alla protezione delle opere dell’ingegno, e può assumere per conto dello Stato, servizio di accertamento e di percezione di tasse, contributi, diritti.
Fino ad ottobre 2017 la SIAE operava in regime di monopolio, nel senso che era l’unico ente legittimato ad esercitare l’attività di intermediario. A seguito di aspri dibattiti e a seguito del recepimento della Direttiva Europea Barnier con il decreto legge n°148/2017, anche enti no-profit e cooperative di autori possono svolgere attività in concorrenza con quella della SIAE.
Che cosa sono le LICENZE D’USO e CREATIVE COMMONS?
La licenza d’uso è uno strumento giuridico con il quale il detentore dei diritti sull’opera regolamenta l’utilizzo e la distribuzione della stessa. È uno strumento di diritto privato, fondato sul diritto d’autore, con cui l’autore chiarisce che cosa può e non può fare l’utilizzatore con la sua opera. Il termine licenza deriva dal latino ‘licere’ e indica genericamente un atto autorizzativo.
La licenza non è una forma di tutela dell’opera, perché è il diritto d’autore a tutelarla. La licenza d’uso attiene ad una fase successiva all’acquisizione dei diritti e all’acquisizione di una prova della paternità dell’opera.
Le licenze Creative Commons forniscono un modo semplice e standardizzato per comunicare quali diritti l'autore dell'opera si riserva e a quali altri rinuncia, a beneficio degli utilizzatori. Ciò ha introdotto il concetto di "Alcuni diritti riservati" a metà tra il modello di copyright ordinario, nel quale tutti i diritti sono riservati e il modello di pubblico dominio in cui Nessun diritto è riservato. Le licenze Creative Commons non sono alternative al copyright, ma anzi si fondano su di esso, consentendo al soggetto detentore dei diritti d’autore di stabilire quali diritti riservarsi.
Le idee sono tutelate dal diritto d’autore?
NO! Il diritto d’autore tutela le opere nella loro forma espressiva; la stessa idea può infatti essere espressa con mille linguaggi, modalità e stili diversi. Se così non fosse non si potrebbero più scrivere manuali di matematica o di diritto perché sarebbero già state utilizzate da altri.
Altre risposte le trovate sul sito dell’avv. Aliprandi www.aliprandi.org
Qui il link al libro licenziato Creative Commons: “Pillole di diritto per creativi e musicisti” http://www.copyleft-italia.it/libri/pillole.html