di Francesca Melis
Il salario reale, cioè i beni di consumo acquistabili con un’ora di lavoro, è una delle misure economiche più antiche, perfino l’imperatore romano Diocleziano aveva trovato il modo di identificarlo e di sfruttarlo. Costruire un indice di prezzi che permetta di misurare, e quindi confrontare, il benessere di differenti paesi non è però così facile . Il 3 giugno al Festival dell’Economia è intervenuto Orley Ashenfelter, professore americano alla Princeton University, che ha illustrato i risultati della sua ricerca che curiosamente utilizza il famoso hamburger Big Mac come unità di misura del benessere mondiale.
Il Big Mac Index misura il numero di panini acquistabili con il compenso di un'ora di lavoro. L’iconico panino Big Mac é stato scelto perché è disponibile con le stesse caratteristiche in quasi tutto il mondo e perchè i franchise locali di McDonald's devono rispettare le stesse regole anche per la manodopera. Per questi motivi, l'indice Big Mac permette una comparazione significativa tra le valute di molte nazioni. Dalla ricerca risulta che I salari pagati da questa società sono abbastanza simili nei paesi sviluppati, essi possono infatti comprare due o tre hamburger con la paga prevista per un'ora lavorativa. Nei paesi emergenti invece la paga oraria permette di acquistarne mediamente un terzo.
Orley Ashenfelter ha concluso il suo intervento con una provocazione. Per il professore la mobilità delle persone è il modo per far svilppare un paese e creare un mondo più equo. "Sono convinto che il modo migliore per aiutare le persone più povere sia quello di aiutarle a trasferirsi nei paesi più ricchi e, forse, anche verso un impiego da McDonald's, dove non è certo richiesta un'alta professionalità; la garanzia di un posto di lavoro e di un salario potrebbero essere un valido aiuto".
Foto: Ufficio Stampa del Festival dell'Economia