Nuovo statuto approvato all’unanimità.

Voto unanime per il nuovo statuto dell'Università degli studi di Trento. La seduta di oggi del sedato accademico ha chiuso la discussione sul testo dello statuto e ha dato il via all'iter per l'approvazione definitiva.

Il sì del Senato accademico è arrivato dopo settimane di discussione molto intense che hanno portato a modificare la prima bozza dello statuto per arrivare a quella approvata oggi.
Una prima bozza che aveva suscitato una reazione convinta del mondo accademico su diversi punti. Le critiche sono proseguite fino all'ultimo con particolare riferimento alla composizione del Cda.

L'accordo tra i presidi è stato trovato oggi dopo il confronto in senato. Sono stati sottolineati alcuni punti tra i quali la questione dei tempi troppo serrati e sono stati espressi auspici per l'applicazione del nuovo statuto e la scelta di persone valide per il nuovo Cda.

Grande la soddisfazione del rettore Bassi che vede in questo statuto una grande opportunità per Trento, quella di agire in modo programmatico ed essere competitivi in ambito internazionale.
Il rettore in serata ha mandato i ringraziamenti a tutti gli attori coinvolti spiegando l'iter che seguirà. Il documento sarà sottoposto al parere della Provincia autonoma di Trento e del Ministero dell'Istruzione, Università e ricerca. Una volta acquisiti i pareri, il documento sarà emanato con decreto rettorale, quindi entrerà in vigore e inizierà la fase di stesura dei vari regolamenti.
 
Scrive Bassi: "Si tratta di un risultato importante che introduce alcune innovazioni di grande rilievo, in particolare un sistema di governo duale tra Consiglio di amministrazione e Senato accademico, una composizione del Senato molto diversa da quelle degli altri atenei italiani e l’introduzione di un concetto di programmazione pluriennale che consentirà di definire un piano di sviluppo coerente e di ampio respiro con la possibilità di monitorare in maniera efficace i risultati raggiunti.
 
Infine, mi sembra di poter affermare che quanto richiamato all’articolo 2 dello Statuto rappresenti perfettamente l’Università che vogliamo e che in questo momento abbiamo la possibilità di costruire".

Nota dolente della seduta odierna: mancavano gli studenti. La seduta si è tenuta in forma ristretta senza la convocazione dei rappresentanti degli studenti. Greta Chinellato afferma: "Non l'abbiamo scritto e non l'abbiamo nemmeno votato".

Il preside di Giuriprudenza Nogler ha affermato: "La prima bozza è stata una pagina buia per l'università di Trento, ma ora il testo è stato cambiato notevolmente"