di Daniele Saguto
Camminando per le vie del Capo (noto quartiere e mercato di Palermo) vengo attirato dalle melodie che giungono da una piccola bottega, incuriosito decido di entrare.
Andrea sta suonando il mandolino, mi accoglie con naturalezza, mi invita a sedere sul divano e mi chiede di accompagnarlo con la chitarra…passerò lì circa tre ore, suonando, ascoltando i suoi racconti, che mi trasportano all'interno di una delle pieghe, a me sconosciuta, del volto della Vecchia Palermo.
Le lancette del mio orologio rallentano il loro moto inquieto, lentamente si fermano e iniziano a ruotare in senso contrario, portandomi indietro, in una Palermo di qualche decennio fa, vista soltanto in qualche fotografia ingiallita dal tempo.
Un'ultima antica serenata siciliana ("E vui durmiti ancora") dolce, serena, mi accompagna fino all'esterno della bottega, di nuovo tra le vie del centro, è già sera.
"Al numero 3 di Via Beati Paoli si trova la sartoria Eleganza di Andrea Vaiuso; ci si accorge subito, già sbirciando dalla strada, che non si tratta di una semplice sartoria". Così, nel libro "Vicoli Vicoli", inizia la descrizione che Alli Traina, giovane scrittrice palermitana, fa della piccola bottega dove, da più di 50 anni, al lavoro artigianale si alterna come naturale complemento la musica del mandolino di Andrea, il cui repertorio spazia "da Verdi al classico napoletano, dal tango al liscio fino alle canzoni siciliane, quelle popolari, le serenate antiche".
"Ogni sabato dalle cinque e mezza fino alle sette di sera la botteguccia si anima grazie a concertini talmente coinvolgenti e allegri che parteciparvi è ormai abitudine di molti. Seduti sulle sedie e sul divano, la porta aperta, con i visi inclinati verso lo strumento o con lo sguardo in alto come a cercare la musica nella memoria, i musicisti iniziano a suonare, i loro strumenti si incontrano, dialogano, si stringono riempendo la stanza della loro energia per poi farsi lenti e quasi sussurrare".
Entrate pure, accomodatevi…buon ascolto!