di Nicola Pifferi
Dibattito interessante, ieri sera alla Libera Università di Bolzano, tra due dei candidati al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. Entrambi studenti di unitn, Daniele Facci, dell'UDU, ed Elia Frignani, di Ateneo Studenti, si sono presentati ai colleghi di unibz.
Daniele Facci, candidato di UDU per il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari per la circoscrizione Trentino Alto Adige. Questa sera siamo ad unibz, cosa stai per raccontare agli studenti?
Sono venuto qui a portare il mio programma, far capire quali sono le idee che porterò nel mio programma e per rappresentare la lista UDU (Unione Degli Universitari). Le idee sono le classiche istanze che perseguiamo nel nostro programma nazionale, che abbiamo iniziato a perseguire nello scorso mandato, in cui abbiamo ottenuto la presidenza e la maggioranza per la prima volta, in cui è iniziata una ristrutturazione dell’organo che era stato maltrattato dalle precedenti legislature, per accrescerne l’importanza e la rappresentatività. Si parla di diritto allo studio, sono qui anche per portare le nostre idee sul diritto allo studio sul problema della tassazione, sul problema degli idonei non beneficiari e di quelli non consapevoli. Ma anche per parlare di didattica, come questa debba essere cambiata in un’ottica che si sposi di più al mondo del lavoro attuale, all’interno dell’internazionalizzazione. Siamo qui anche per confrontarci con l’altro candidato, perché sia un dibattito costruttivo affinché si possa rendere consapevoli tutti gli studenti dell’importanza di questo voto, dell’importanza di questo organo, affinché possano scegliere correttamente chi votare ed appunto dare un voto importante per la vita di questo organo e per la continuazione del nostro lavoro.
Elia Frignani, candidato di Ateneo Studenti per il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. Siamo ad unibz, durante la serata di dibattito e presentazione delle vostre candidature, cosa stai per raccontare?
Innanzitutto l’interesse a creare un collegamento, ed essere vicino al territorio e agli studenti di Bolzano, questo ancora di più di fronte alle elezioni di un consiglio nazionale degli studenti che è poco conosciuto. Racconto due episodi brevissimi, per far capire cosa intendo. Uno, la prima volta che sono venuto qui a Bolzano, in cui ho conosciuto un po’ di studenti e un po’ di rappresentanti, mi sono accorto che, pur essendo così vicina a Trento, è una realtà molto diversa e può dare tanto a livello nazionale.
L’altra cosa che mi ha colpito è sicuramente il grande problema, per il quale nessuno può fare qualcosa, del riconoscimento del trilinguismo. Un’altra cosa molto interessante, il punto di forza che può creare, secondo me questo CNSU, è un collegamento tra Trento – Bolzano – Verona e il Nord Est che permetta di implementare innanzitutto lo scambio tra strutture e implementare le valide realtà che ci sono e portarle a livello nazionale.