Che cosa accomuna il gatto del famoso fisico e il CIAL, al secolo Aula studio Cavazzani? proprio quello che state pensando: entrambi sono vivi e morti allo stesso tempo, finche non si apre la scatola.
Stamattina, chi si trovava a passare, forse con nostalgia, davanti ad un antico luogo di studio, condivisione, sigarette e caffè, avrà sicuramente notato lo striscione all'ingresso del cortile che così recitava "L'aula studio oggi è aperta. riprendiamocela".
E così hanno fatto i ragazzi che stanno dietro alla pagina 5 Marzo Unitn, su Facebook, che stamattina hanno fatto pacificamente ingresso, libri alla mano e mascherina sul naso, nei locali che gli archeologi ci dicono essere stati, un tempo, dedicati allo studio.
L'iniziativa non era autorizzata dalle istituzioni accademiche e cittadine, né ha potuto contare sul supporto, cercato o meno (non ci è dato saperlo) dei rappresentanti degli studenti. Proprio questi ultimi hanno annunciato, tempo fa, che sarebbe stato possibile, una volta approntata un'applicazione per il tracciamento e la contingentazione dei posti, ritornare a frequentare il nostro amato Cial. Ma, purtroppo, complice anche il rinnovato aumento dei contagi nella Provincia, è seguito il silenzio.
È polemica aperta nei confronti dell'Università e dei suoi vertici, accusati di aver interpretato in maniera fin troppo restrittiva il decreto fonte della disciplina dell'università in materia di spazi studio e che di conseguenza non permette la riapertura delle aule studio oltre alle biblioteche.
Abbiamo avuto il piacere stamattina di parlarne con un rappresentante della suddetta pagina facebook, Roberto.
Qui l'intervista di Tommaso Asselli e Irene Fregonese