La scienza è, da sempre, il motore del progresso tecnologico. In tutta la storia dell’uomo i più grandi cambiamenti sono avvenuti in seguito a scoperte in grado di rivoluzionare non solo il sapere. Eppure, nel terzo millennio, se in Italia devono essere applicati dei tagli i settori più colpiti, in proporzione, sono proprio quelli della cultura e della ricerca. Non è facile, per un ricercatore, lavorare in un Paese nel quale gli stipendi sono bassi, i contratti a tempo determinato e i fondi disponibili in costante diminuzione. Insomma, sembra che la scienza non venga ritenuta così importante; eppure, nel dibattito politico, entra di prepotenza dalle discussioni sul nucleare ai trasporti passando per la medicina, l’agricoltura, l’industria e non solo.In concomitanza con il festival "aperta…mente" dedicato proprio alla scienza, "Il gioco delle parti" si interroga sull’argomento con Giulio Dalla Riva, presidente dell’associazione studentesca "universitando" che organizza la manifestazione.