Intellegit: la nuova start up dell’Università di Trento

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Trento, 8 ottobre 2015 – Dalla ricerca all’impresa, dalle aule universitarie al mercato, dalla scienza al business. Nasce Intellegit, la start up dell’Università di Trento che ha come obiettivo la sicurezza. Intellegit nasce per incrementare la connessione e sviluppare la collaborazione tra istituzioni pubbliche, università, organizzazioni e società private nel settore della sicurezza aziendale, dell’analisi geostrategica, dei rischi geopolitici, dei rischi delle pubbliche amministrazioni e della sicurezza urbana. Fornisce servizi evoluti, anche ICT, per identificare, analizzare e gestire i rischi legati alla sicurezza, inclusi quelli geopolitici.
Criminologi, statistici, informatici, giuristi, manager ed esperti di sicurezza e comunicazione hanno deciso di fondere le loro esperienze e conoscenze per offrire al cliente prodotti e servizi innovativi. Intellegit, di cui l’Università di Trento è socia fondatrice, è una realtà nuova, in Italia e non solo, perché fa convergere scienze diverse per mettere a punto prodotti e servizi unici per la tutela di imprese e di istituzioni pubbliche.
La nuova start up è stata presentata oggi ufficialmente nel corso di una conferenza stampa in cui sono intervenuti il rettore Paolo Collini, il presidente di Intellegit Alberto Lina (già dirigente in grandi gruppi industriali italiani pubblici e privati, noto per i suoi incarichi al vertice di Ansaldo, Italimpianti, Finmeccanica, Impregilo, SIRTI) e il coordinatore del gruppo di ricerca eCrime, socio proponente e componente del CDA di Intellegit Andrea Di Nicola.
Soddisfazione è stata espressa dal rettore Paolo Collini per l’avvio della nuova start up, la prima in ambito umanistico avviata all’Università di Trento. «I grandi temi non si possono affrontare con un approccio mono disciplinare. L’innovazione può nascere solo dalla convergenza di competenze trasversali e la forza di Intellegit e le sue potenzialità di fare business oltre i confini regionali e nazionali stanno proprio nella varietà di approccio»
«Una “boutique della sicurezza” perché i servizi e i prodotti sono unici e studiati su misura delle aziende e delle istituzioni che li richiedono – ha spiegato Andrea Di Nicola». E che ci sia mercato per questo genere di servizi lo dimostrano i numeri: «Solo nel 2014, tra gli istituti creditizi sono stati accertati oltre 25mila casi di frode online mediante furto di identità per un danno totale pari a circa 171 milioni di euro di. Con i nostri prodotti possiamo ridurre i rischi del 30-40% con un risparmio potenziale di oltre 30 milioni all’anno». 
«Questi servizi prima semplicemente non esistevano – ha commentato il presidente Alberto Lina che ha portato a Intellegit la sua esperienza ai vertici nel settore industriale – e senza adeguati sistemi di copertura che permettessero di contrastare il fenomeno le imprese erano costantemente a rischio frodi e contraffazione. Una risposta arriva ora dall’università e dalla ricerca che, grazie a questa nuova start up, riesce a traghettare le competenze scientifiche verso il mercato del business offrendo prodotti e servizi per rispondere a esigenze imprenditoriali concrete».
Anticontraffazione, lotta al furto di identità, salvaguardia dei marchi aziendali, fino alla predizione dei reati: sono alcuni dei temi già da tempo caratterizzano l’attività di ricerca del gruppo eCrime, nato nel 2011 nell’ambito della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento. Negli anni i ricercatori hanno sviluppato collaborazioni con le forza dell’ordine italiane, con l’Interpol e con prestigiose aziende e associazioni, ad esempio, per la lotta contro la contraffazione dei farmaci on line.
Proprio sulla base di questo lavoro di relazioni ha preso vita una nuova fase, imprenditoriale, con la creazione di una start up. «I servizi di Intellegit – ha spiegato – si basano e sono una sintesi delle metodologie e delle competenze sviluppate dai ricercatori del team e alcuni prodotti sono una evoluzione diretta dei risultati di progetti di ricerca europei. 
Tre le aree di interesse per la nuova start up: la business intelligence, per aiutare le aziende a gestire i rischi di criminalità e sicurezza, la geostrategic intelligence, per accompagnare e tutelare chi investe all’estero, offrendo analisi e strumenti operativi a pubblico e privato; la public administration intelligence, per la trasparenza e l’accountability delle pubbliche amministrazioni e per l’identificazione, l’analisi e la gestione della criminalità e
dell’insicurezza in contesti urbani.
 
 
Fonte: Comunicato Stampa UniTrento
Audio: Prof. Paolo Collini (Rettore dell'Università degli Studi di Trento)