di Cristina Degli Agli
Debutterà a Trento il Teatro della Meraviglia – Festival Teatro Scienza. Una rassegna di spettacoli e lezioni evento per scoprire il meraviglioso mondo della scienza.
Il Festival è il risultato di una collaborazione tra l’Università di Trento (in particolare con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze fisiche del Dipartimento di Fisica), la Compagnia Arditodesio/Teatro Portland ed Opera Universitaria.
Ai microfoni di Sanbaradio, Andrea Brunello, direttore artistico del Teatro Portland e della Compagnia Arditodesio.
Una domanda che ci sorge spontanea. Perché scienza e teatro? Che cosa hanno in comune questi due diversi argomenti?
Comincerò leggendoti questa prima frase inserita nel libricino che racconta il Festival: L’Arte ci da una ragione per vivere. Quindi l’arte ci fa guardare in alto, verso qualcosa di superiore. La Scienza scopre come continuare a vivere. Entrambe sono necessarie e spesso il confine fra Arte e Scienza è labile. Dopo tutto ogni ricercatore di scienza è anche un po’ artista e ogni artista è ricercatore. L’atto della creazione è un atto artistico, l’invenzione è arte!
Ed è questo che lega arte e scienza.
Il collegamento si vede e si percepisce. Quali saranno gli appuntamenti del Festival?
Il Festival anche se parte il 13 (ndr gennaio) e finisce il 22, si concentrerà in due fine settimana: quello dal 13 al 15 e quello dal 20 al 22. Saranno tre giorni molto densi qui al Sanbapolis, avremo quattro spettacoli di teatro che raccontano la scienza e quattro, di quelle che noi chiamiamo, Augmented Lectures.
Quest’ultime, letteralmente sono delle lezioni aumentate, ma aumentate da cosa? Sono aumentate dalla presenza di artisti che saranno in scena con gli scienziati nel raccontare la scienza. Quindi, non è più un fatto intellettuale ma diventa anche un fatto empatico, di cuore, di pancia, di sentimenti, di corpo, di movimento, di gusto (perché avremo anche degli artisti che sono degli chef).
Un coinvolgimento a 360°. Una nuova realtà che si insedia benissimo all’interno del Teatro Sanbapolis. Parliamo di teatro scienza. Ma qual è la differenza, se sussiste, con il teatro scientifico?
In realtà, la definizione giusta, per quello che noi stiamo cercando di fare e che stiamo portando a Trento, non è stata inventata. Ci stiamo provando, non è facile. Perché, quello che noi facciamo è teatro vero: gli spettacoli che verranno presentati sono degli spettacoli che spesso si possono trovare nelle stagioni di teatro. Quindi è un po’ sbagliato rilegarlo all’idea “ecco! Ti racconto la scienza attraverso il teatro.” E’ piuttosto “ecco! La scienza apre dei temi importantissimi e il teatro va a sviluppare quei temi”…un teatro che guarda alla vita attraverso delle lenti che non sono quelle solite del teatro (l’amore, la morte, la passione, la vendetta) che sono meravigliose ma ne esistono diverse.
La rassegna è aperta a tutti i più curiosi che hanno voglia di assaporare la meraviglia (la scienza), vero?
E’ vero che siamo a Sanbapolis. E’ vero che qui ci sono tanti studenti, che siamo all’interno del mondo universitario. Ma è vero che la curiosità appartiene a tutti, non è soltanto degli studenti. Anzi, dovrebbero averla veramente tutti. E’ un po’ lo scopo di questo festival, quello di accendere questa fiammella. Quindi la mia nonna, la tua nonna, dovrebbero trovarsi magari a teatro, vedere questi spettacoli ed essere orgogliose di scoprire cose che magari non sapevano prima. Quindi si, il Festival è aperto a tutti, giovani, anziani…è per tutti quelli che vogliono essere curiosi.
Le Augmented Lectures hanno vinto un premio a Philadelphia.
E’ proprio vero. Questo concetto di Augmented Lectures è un concetto nuovo al punto che viene pensato come strumento pedagogico. A Philadelphia, presso l’Università della Pennsylvania (un’università antica e prestigiosa), ogni anno si tiene un premio che va a cercare quelle proposte di pedagogia un po’ più innovativa. Noi abbiamo mandato il progetto. E’ piaciuto. Ci hanno invitati ed abbiamo vinto un premio. Siamo stati selezionati fra quelle proposte più interessanti. Per noi è un premio importante perché è prestigiosissimo, è a livello internazionale (pensate, eravamo lì con cinesi, giapponesi, africani…da tutto il mondo). Su centinaia di proposte hanno scelto la nostra e siamo molto felici di questo.