Noi che registriamo un podcast sulla Super League mentre la Super League si sgretola sotto i nostri occhi sembriamo un po' l'orchestra del Titanic che continua a suonare mentre la barca affonda.
O i club di Super League sfigati che sono ancora dentro la Super League mentre quelli che li hanno convinti ad aderire se ne sono andati.
Insomma: la puntata più tempestiva che abbiamo fatto nella nostra vita è comunque fuori tempo perché qualcuno fa casini e poi non è in grado di reggere il bluff neanche quarantott'ore, però a sto punto noi ci prendiamo un po' di meriti del fallimento di questa suprema minchiata e quindi niente, se voi paladini del calcio del popolo volete premiare il nostro sforzo vi mandiamo l'iban in messaggio privato.
Comunque il podcast ascoltatelo lo stesso perché ci sono un po' di buoni motivi per farlo, e ve li elenchiamo come farebbe Berlusconi:
1) le riflessioni che abbiamo cercato di fare rimangono molto attuali e valgono per ogni prossimo tentativo di SuperLega, un tanto al chilo;
2) ci siamo accorti di quello che ci accadeva intorno, quindi il tiro l'abbiamo mezzo aggiustato (abbiamo suonato la mazurka invece che un requiem);
3) c'è ospite Daniele Fiori;
4) siamo tornati (quasi) tutti insieme ai microfoni e quindi
5) è una puntata trooooppo frizzante.
È tornata la Noche!