Siamo delle ‘persone normali’, è forse una definizione triste? No, soprattutto se si pensa che a partire dal XIX secolo sono proprio gli inidividui comuni a diventare i protagonisti dei romanzi più celebri. L’importante è saper riconoscere i propri limiti in quanto individui e potenziare ciò che ci rende ‘speciali’. Un buon punto di partenza sarebbe non assorbire passivamente le informazioni che ci comunicano i media ed integrare le nostre esperienze personali con la statistica: in questo modo potremmo avere una visione più completa dei fenomeni collettivi; perché non possiamo sapere tutto ma possiamo tutti imparare a pensare.