“Gli sguardi sono corpo” perché possiedono un peso e un impatto notevole nella vita reale, sono potenti armi che producono urti emotivi quindi sarebbe riduttivo definirili come delle semplici azioni involontarie. Un esempio estremo lo possiamo individuare nel mito greco di Medusa, capace di pietrificare chiunque con un solo sguardo, che diventa con il tempo soggetto di numerose opere d’arte: del resto è proprio la rappresentazione artistica a tramandarci diverse visioni del mondo, diverse prospettive. La domanda quindi è lecita: siamo ciò che vediamo oppure siamo ciò che gli altri vedono di noi?