di Giuliano Degli Agli
Per gli studenti delle classi quinte dell’ anno scolastico 2017/2018 si preannuncia un finale diverso dal solito: infatti l’esame di stato si presenterà con un assetto del tutto nuovo che sembra renderlo più “leggero” e soprattutto aperto alla carriera scolastica ed extrascolastica degli ultimi tre anni di scuola superiore.
Prima grande novità è strettamente legata al numero di prove, da tre a due; la temuta e discussa terza prova verrà completamente eliminata, lasciando spazio alla tradizionale prima prova di italiano e seconda prova d’ indirizzo (matematica allo scientifico, versione di latino o greco al classico).
Per quanto riguarda il colloquio finale non è prevista l’esposizione della tesina, ma si dovrà rendere conto dei progetti di alternanza scuola-lavoro dell’ ultimo triennio. Ciò sarà fatto davanti ad una commissione di professori interni escluso il presidente.
Riguardo la valutazione verrà conservato il punteggio in centesimi, ma il curriculum scolastico peserà 40 punti anziché 25, questo per premiare tutti coloro che hanno mantenuto un impegno costante nel corso degli anni.
Anche gli Invalsi potrebbero recitare la loro parte principale nella determinazione del voto finale dell’ ultimo anno di scuola superiore: infatti le prove relative alle competenze di Italiano e di Matematica si potrebbero svolgere durante il quarto anno, per mantenere leggero l’ esame finale, ma si aggiungerebbero allo strumento di valutazione generale per ogni singolo studente.
Come garantisce il ministro Stefania Giannini, per quest’ anno non è prevista alcuna modifica. L’intero modello è ancora in fase di sviluppo, e presto saranno pubblicati i primi atti relativi all’ esame 2017 che non prevedono novità rispetto alle regole attuali.
La bozza di legge non si ferma qui e delega per le scuole primarie e secondarie di primo grado l’utilizzo della valutazione in lettere in sostituzione del giudizio numerico, questo per limitare al minimo il numero di bocciature e per aiutare ogni tipo di situazione senza ricorrere all’ utilizzo della calcolatrice da parte degli insegnanti. Al contempo il lavoro degli stessi deve essere regolato ad hoc per permettere a tutti i ragazzi di raggiungere il risultato, quindi si ricorrerà ad ore di doposcuola obbligatorio per rendere più omogeneo il livello delle classi e far arrivare gli studenti in maniera definitiva ad una preparazione di tutto rispetto per la valutazione Ocse (15 anni).
Inoltre, sarà l'Istituto di Istruzione Martino Martini di Mezzolombardo la prima scuola trentina che sperimenterà nel prossimo anno scolastico 2017/2018 un percorso quadriennale di istruzione secondaria.
Il Ministro dell'istruzione ha recentemente dato il suo avallo alla versione trentina del percorso liceale quadriennale, che partirà anche nel resto d'Italia con 60 sperimentazioni, messe a bando tra le scuole più innovative e moderne del Paese.
In conclusione, il tagliando all’ esame di stato ha ancora bisogno di tempo ma la bozza di legge sta già delineando quello che sarà il futuro della maturità: un esame formato XS!