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Trento città dipinta. I decori murali esterni dal Medioevo ai nostri giorni

Facciate dipinte come civiltà, come beni comuni. La Sezione trentina di Italia Nostra ha presentato oggi a Trento, nel corso di una conferenza stampa molto partecipata in Sala Nones Palazzo Benvenuti della Fondazione Cassa Rurale, una attesa pubblicazione che documenta e che al contempo pone l'accento sulla fragilità di un inestimabile patrimonio storico artistico, quello delle facciate dipinte di Trento.

Trento è una delle più belle città d'arte d'Italia e uno dei suoi caratteri distintivi è d'essere una "città dipinta": sulle facciate di case e palazzi conserva ancora numerose antiche decorazioni ad affresco, in particolare in piazza Duomo e via Belenzani. Se non s'interviene tempestivamente con cure e restauri, nel giro di qualche decennio delle decorazioni pittoriche che oggi si possono ammirare potremmo vedere a fatica le ombre e i resti, o non vederle più.

Nel 1988 uscì I luochi della luna, un libro dedicato alle case affrescate che richiamò l'attenzione su questo straordinario patrimonio artistico. Quegli anni furono una stagione felice per la valorizzazione e il restauro delle facciate dipinte, seguiti purtroppo da un forte calo dell'attenzione di Provincia e Comune verso queste opere esposte all'inquinamento atmosferico e agli eventi climatici: mancarono adeguate manutenzioni, sia dei proprietari, sia dell'ente pubblico responsabile della tutela.

Di fronte agli stanziamenti sempre più insufficienti, la Sezione trentina di Italia Nostra, lanciò un allarme per la salvezza di questo prezioso "bene comune". Sei anni fa prese avvio uno studio generale, il cui esito si compendia nella pubblicazione di Trento città dipinta, un libro contenente il censimento completo delle opere, strumento indispensabile per la loro conservazione e valorizzazione. 

Il libro è il risultato d'un ampio lavoro di gruppo, che ha coinvolto giovani studiosi insieme a esperti della materia e della storia della città, ed è edito a cura di Ezio Chini, storico dell'arte, Salvatore Ferrari, storico dell'arte ed esperto nella cura e nella valorizzazione del patrimonio culturale, e di Beppo Toffolon, architetto, ex presidente della sezione trentina di Italia Nostra, predecessore dell'attuale presidente Manuela Baldracchi

I testi di trentatré esperti e specialisti sono accompagnati da un ampio e affascinante apparato fotografico. La grafica del volume è stata curata da Nadia Groff.

 
Il progetto scientifico ed editoriale (2016-2022) “Trento città dipinta”, ideato e curato dalla sezione trentina di Italia Nostra, ha visto la collaborazione dell'Archivio storico del Comune di Trento, della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Trento e il sostegno finanziario del Comune di Trento, di Fondazione Cassa Rurale di Trento, della Regione autonoma Trentino-Alto Adige / Südtirol, dell'Associazione Fratel Venzo – Fondazione S. Ignazio Trento, della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento, della Foto Agenzia Gianni Zotta, di Gino e Francesca Lunelli. Un grande contributo per l'avvio del progetto di pubblicazione è stata possibile anche grazie alle prevendite del libro che hanno permesso di coprire ben un terzo dei costi complessivi dell'operazione. Un esempio di come operazioni scientifiche di qualità possano spiccare il volo anche grazie al contributo di tutti.

Il volume è in vendita nelle librerie di Trento e verrà presentato in un incontro pubblico a Trento il prossimo 30 novembre a Palazzo Geremia. Per info: trento@italianostra.org