di Lorenzo Caoduro
Il Movimento per la dignità della docenza universitaria ha indetto uno sciopero che prevede l'astensione dallo svolgimento degli esami nella sessione autunnale (dal 28 agosto al 31 ottobre 2017) da parte dei docenti e ricercatori universitari.
Oltre 5400 professori e ricercatori appartenenti a 79 università ed enti di ricerca di tutta Italia, dal Politecnico di Torino alla Sapienza di Roma, hanno aderito allo sciopero. Esso prevede l’astensione dallo svolgimento di un appello per i docenti che hanno fissato due appelli nella sessione di settembre-ottobre, mentre quelli che hanno fissato un solo appello dovrebbero astenersi dal suo svolgimento. I motivi dello sciopero riguardano gli scatti stipendiali dei professori e dei ricercatori universitari e dei ricercatori degli Enti di Ricerca italiani. Si vuole ottenere lo sblocco di classi e scatti stipendiali ed il riconoscimento dei mancati scatti dal 2011 al 2015 (situazione creatasi dopo la legge 240/2010, cosiddetta “Legge Gelmini”).
Nell'ateneo trentino sono una trentina i professori ad aver aderito allo sciopero (qui è consultabile una lista). UDU Trento, il sindacato degli studenti universitari di Trento, alla notizia di questo sciopero si è espresso con molta perplessità, in quanto lo sciopero ricade inevitabilmente sulle spalle degli studenti universitari. Per ora si sta muovendo per provvedere a chiarire la situazione con i docenti firmatari dell'ateneo.
Seguiranno maggiori informazioni.
Immagine: Movimento per la dignità della docenza universitaria