Di Matteo Breda
Il dibattito sul contestato passaggio alla nuova classificaizione dei redditi familiari e sul taglio che presumibilmente avverrà alle borse di studio si è sempre mantenuto particolarmente acceso in questi ultimi mesi (se vi siete persi la discussione trovate QUI tutto ciò che dovete sapere). Ora i toni si scaldano ulteriormente con l’aggiungersi delle proteste del collettivo universitario Refresh, e con la promessa della contestazione che intendono portare a Trento il 17 novembre.
La battaglia contro la riduzione delle borse di studio che il “Collettivo Refresh” da tempo porta avanti è sempre stata, nelle loro parole, un dibattito portato avanti dal basso, unico modo in cui è possibile comprendere quali siano le vere necessità degli universitari e quali le reali richieste da presentre a delle istituzioni che, agli occhi del collettivo, sono complici di voler perseguire un modello di istruzione sempre più elitaria e che garantisce sempre meno benefici.
I primi passi del collettivo in questa direzione sono stati l’organizzazione di due assemblee, al motto di #SganciaLaBorsa, in cui è stata fatta informazione riguardo ai temi caldi del dibattito. Il 14 novembre, invece, alcuni membri del collettivo hanno inscenato una protesta di fronte agli uffici dell’Opera universitaria presso lo studentato Sanbartolomeo. Ora però, in occasione della giornata internazionale dello studente del 17 novembre, Refresh ha intenzione di portare in città una protesta che davvero possa dare voce alle esigenze degli studenti: l’appuntamento per l’inizio della manifestazione è fissato per le 9:30 presso la facoltà di lettere.
Noi nel frattempo possiamo solo augurare un proficuo svolgimento della protesta e un pacifico decorso della manifestazione, degno degli universitari di Trento e distante dai vergognosi episodi di violenta contestazione a cui siamo ormai avvezzi nelle cronache.