La Grande Guerra, lo sappiamo, ha sconvolto città e paesaggi, fissando il ricordo del suo passaggio nelle trincee di montagna, nelle vie dei paesi, nelle pietre dei muri abbattuti. La nostra Europa è quella del "dopo", caduta, ricostruita, segnata: così noi la conosciamo e la pensiamo. Eppure sappiamo che prima del conflitto è esistita una geografia diversa, che possiamo appena riprodurre a grandi linee dalle povere indicazioni di quelle due o tre immagini nei manuali di storia del liceo o da qualche vecchia foto di famiglia. A cent'anni dall'avvento della guerra, la Soprintendenza per i Beni storico-artistici, librari e archivistici crede sia l'ora di volgere il nostro sguardo al passato.
Fino al 12 ottobre, oltre 130 fotografie scattate tra il 1899 e il 1914 saranno esposte negli spazi di Torre Vanga e Palazzo Roccabruna, a testimonianza di un Trentino ante bellum che ci viene svelato in tutte le sue nuances. Le foto sono realizzate da Giovanni Pedrotti (1867-1938), irridentista, presidente del SAT, ricco erede dai moplteplici interessi che fu in grado di immortalare nei suoi scatti, con velleità documentarie tanto quanto artistiche, la vita quotidiana di Trento, i paesaggi delle vallate, squarci cittadini e sentieri alpini.
L'esposizione è ad ingresso libero (Torre Vanga, piazza della Portèla 1: ore 10-18, chiuso il lunedì; Palazzo Roccabruna, SS. Trinità 24: mar – ven 10-12, 15-18; sab 10-18, chiuso domenica e lunedì) e mette in mostra immagini dell'Archivio Fotografico Storico della Provincia autonoma di Trento. A Torre Vanga saranno esposti principalmente scatti legati alla vita cittadina e domestica, mentre le riprese delle valli precedenti la rivoluzione bellica e turistica saranno in mostra a Palazzo Roccabruna. Approfittate di un pomeriggio a passeggio per visitare la Trento ante-guerra: un paio d'ore per viaggiare indietro di cent'anni fin nella Belle Epoque.
(B.J.B.)