A Trento si cresce anche con il co-housing

La coabitazione attiva, nata negli anni ’70 nei Paesi del Nord Europa, consiste in alloggi corredati da ampi spazi destinati all’uso comune. In Italia ci sono pochi casi di co-housing ma si sta affermando sempre più come strategia di sostenibilità: infatti, agevola la socializzazione ed incentiva la formazione di gruppi d'acquisto solidale, il car sharing, permette di risparmiare sull’energia e diminuire l'impatto ambientale della comunità.

L'Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili ha aperto il bando: “Co-housing. Io cambio status”. Il progetto della Provincia di Trento è destinato ad almeno 50 giovani residenti, tra i 18 e i 29 anni, né studenti né lavoratori, ancora parte del proprio nucleo famigliare.

Per partecipare, i ragazzi che non riescono ad emanciparsi autonomamente devono elaborare dei documenti in cui definire le motivazioni al progetto, l’adesione ai percorsi programmati, singoli e di gruppo, seguita da una propria proposta di autonomia.

Le case saranno messe a disposizione dalla provincia in località individuate in seguito alle preferenze espresse dai partecipanti. L’affitto a carico dei co-houser sarà pari a 100 € mensili, comprensivi delle utenze e degli altri oneri relativi all’appartamento. L’esperimento prevede la presenza di supervisori e tutor per accompagnare i partecipanti nella definizione di un ruolo attivo nel mondo del lavoro e nella società, infatti  è previsto anche un monte ore da destinare ad attività socialmente utili.

L'esperienza ha durata massima di 2 anni per permettere il compimento degli obiettivi accennati. La domanda di candidatura al progetto “Co-housing. Io cambio status”, unitamente alla scheda delle motivazioni, deve esser presentata entro il 2 maggio 2016 all'Incarico speciale per le Politiche giovanili.

http://www.modulistica.provincia.tn.it

http://www.politichegiovanili.provincia.tn.it

 

di Federica Falvino