di Giulia Nicoletti
Co.Scienza, il festival scientifico targato UNITiN è alle porte! Quest’anno, per allietare l’attesa della sua seconda edizione, è stata organizzata una serie di cineforum sempre a tema scientifico: l’ultimo appuntamento, il 5 di aprile, coinciderà con l’evento “Una notte al Muse”, pensato per aspettare in compagnia e in modo alternativo l’inizio del festival. Noi di Sanbaradio abbiamo scambiato due parole con Edoardo Meneghini, Presidente del Consiglio degli Studenti nonché parte dell’organizzazione del festival, per conoscere un po’ di retroscena.
Co.Scienza giunge quest’anno alla sua seconda edizione. Possiamo dire, quindi, che si tratta ancora di una novità nel panorama culturale e scientifico trentino. Per chi ancora non lo conoscesse, com’è nato Co.Scienza e come ce lo descriveresti?
Co.Scienza è un festival nato l’anno scorso, organizzato interamente da studenti e studentesse dell’Università di Trento che, nello specifico, fanno parte di due associazioni distinte: UNITin e OWL – Open Wet Lab. Visto l’interesse comune per la scienza ma anche per la divulgazione, abbiamo dato vita a questa realtà. Co.scienza, che quest’anno si terrà dal 7 al 9 di aprile, nasce proprio con l’intenzione di portare nella città di Trento nel suo complesso, a disposizione di tutti, studenti e non solo, un respiro scientifico che possa farsi sentire nelle tre giornate dedicate ma anche a festival concluso. Durante la scorsa edizione, per esempio, abbiamo organizzato in Bookique un evento incentrato sui cocktail molecolari, e per il resto dell’anno in molti sono venuti a dirci che si ricordavano di Co.Scienza proprio perché era la prima volta che avevano sperimentato una cosa del genere. Tutto ciò è nello spirito e nelle finalità del progetto.
Quest’anno, in collaborazione con il Muse, è stata organizzata una serie di cineforum scientifici che è ancora in corso. I primi due appuntamenti si sono già svolti; manca il terzo, il 5 di aprile, che vedrà la proiezione di ‘Interstellar’. Che risposta avete ricevuto fino ad ora da parte del pubblico?
Ammetto che inizialmente eravamo un po’ spaventati all’idea di fare un cineforum al Muse, che è una location molto bella ma leggermente decentrata per lo studente universitario che generalmente sta nel centro storico. Già nei primi giorni però sono stati esauriti tutti i biglietti per tutte e tre le proiezioni: nel caso dell’ultima, “2001: Odissea nello spazio”, per esempio, che si è tenuta mercoledì scorso, oltre alle 99 prenotazioni che sono quelle previste dalla capienza della sala conferenze del museo, c’erano altre 60 persone in waiting list. Per due volte di seguito siamo effettivamente riusciti a riempire la sala, ora speriamo di replicare questi numeri anche con Interstellar, anche se di fatto i biglietti per la serata sono già esauriti da un pezzo.
Novità di quest’anno sarà la possibilità di trascorrere, come nel noto film, una notte al museo: il 5 aprile, infatti, il Muse resterà aperto ben oltre il consueto orario di chiusura. In cosa consiste l’esperienza?
Il titolo “Una notte al Muse” descrive benissimo l’essenza dell’evento. Per cominciare, i partecipanti si troveranno al Muse a partire dalle ore 20 e, dopo un aperitivo di benvenuto, avranno inizio le attività: in programma sono previsti conferenze e corner informativi sempre tema scientifico, ma anche esperienze più insolite e – se vogliamo – “speciali”, dal momento che non sono disponibili durante il resto dell’anno. Una fra tutte è la possibilità di visitare la serra durante un acquazzone tropicale, simulato cioè con le strumentazioni del Muse, quelle che di solito sono utilizzate per l’irrigazione. Ci sarà modo di confrontarsi direttamente con i ricercatori e con gli esperti del Muse, di visitare le collezioni normalmente chiuse al pubblico ma anche, e soprattutto, di avere accesso al museo nella sua interezza. Questo perché i partecipanti previsti saranno un massimo di 200, che è un numero molto ristretto per un museo grande come il Muse: la possibilità di visitarlo sia con visite guidate gratuite, che per conto proprio, è un’opportunità incredibile, perché sembrerà di avere tutto il museo a propria disposizione. Ad un certo punto, passata la mezzanotte, ci si preparerà per andare a dormire, il tutto fra i dinosauri del piano -1. Chiunque non avesse sonno o preferisse continuare la nottata in altro modo non si deve preoccupare: è previsto, infatti, un concerto in acustico di Candirù, artista locale che si è esibito al Poplar Festival 2018.
Il festival vero e proprio si terrà il 7, l’8 e il 9 aprile. Puoi darci qualche anticipazione in merito a contenuti e relatori?
Gli ospiti previsti sono molti. La domenica, nello specifico, ci saranno interventi interessanti sulla ricerca in Italia e sul valore di questa, ma si discuterà anche del rapporto tra scienza e città, dove ci sarà il rettore Collini a prendere la parola. Assieme a lui ci saranno anche altri personaggi rilevanti a livello istituzionale dello scenario scientifico trentino. Le conferenze in programma spaziano dalle teorie dei giochi, all’allunaggio, all’universo in generale. Tra gli ospiti avremo Adrian Fartade, un divulgatore scientifico molto interessante e divertente, divenuto particolarmente famoso in quest’ultimo periodo, che ha già preso parte a Co.Scienza l’anno scorso e torna quest’anno con uno spettacolo teatrale. Ci sarà Roberto Mercadini, poeta e attore particolarmente attento alle materie scientifiche. Durante le serate, poi, una delle quali si terrà in Bookique, sono previsti momenti più ricreativi, pur lasciando sempre ampio spazio allo spirito scientifico. Questo è un piccolo assaggio di quello che faremo. Noi aspettiamo tutti il 7 presso la Fondazione Caritro, e l’8 e il 9 a lettere per seguire con insieme questa serie di iniziative.
Cosa c’è da sapere per partecipare all’evento “Una notte al Muse”: i posti sono limitati, quindi chiunque fosse interessato è tenuto a contattare il numero 0461270311 e a prenotarsi entro il 3 aprile. Le iscrizioni sono aperte esclusivamente a un pubblico maggiorenne. Il costo del biglietto è di 19 euro per gli under 26, di 39 euro per tutti gli altri: nel primo caso in particolare stanno andando a ruba, quindi affrettatevi! I partecipanti sono tenuti a portare con sé il proprio sacco a pelo, mentre sarà il Muse a fornire i materassini.