Tra pratiche di scrittura e di ascolto, tra macchine da scrivere e autoritratti ad occhi chiusi, tra gomitoli e albi illustrati, le parole e il vuoto saranno buoni compagni di strada per lasciare sgorgare scrittura e silenzio e attraversare insieme nuovi spazi dentro e fuori di noi per raggiungere la nostra sorgente al centro del petto.
La poesia è dappertutto, anche dove ci sembra non poter esistere. È dotata di vita propria, ha una sua voce, un suo battito, un suo ritmo, un suo volto espressivo. Vive nello spazio, anzi è essa stessa spazio e ricama trame nello spazio che occupa.
La poesia ci aiuta a dire ciò che non abbiamo il coraggio di esprimere in altre forme. Scrivere o semplicemente “abitare poeticamente il mondo” può farci percepire quel vuoto che sentiamo, dentro o fuori di noi, come una potenzialità, una spinta per un cambiamento, una lente per osservare meglio.
Poesia è un atteggiamento, una pratica di relazione con il mondo che consente alle cose, alle persone, agli eventi, di mostrarsi a noi come se rinascessero ogni volta.
Quando?
8 – 15 – 22 maggio 2024 dalle 19 alle 20.30
Programma
Mercoledì 8 maggio | h 19-20:30
Dentro me. Un viaggio alla scoperta dei paesaggi che abbiamo dentro.
Spesso siamo altrove, non siamo davvero in noi, siamo nascostə, dispersə, lontanə da noi stessə. Basta un soffio di vento e ci perdiamo. La poesia può aiutarci a raccoglierci, a farci calare in noi e ritrovarci.
Mercoledì 15 maggio | h 19-20:30
La poesia è un gomitolo: sul suo filo tutta la vita si annoda e si slega.
La poesia è una pratica di cittadinanza che rende evidenti legami e ne crea di nuovi. La poesia crea comunità. Abitare le sue parole e soprattutto i suoi vuoti ci permette di allenare una delle pratiche più democratiche che esistano: l’ascolto.
Mercoledì 22 maggio | h 19-20:30
Tenendo per mano l’ombra / Tenendo per mano il sole.
Siamo fattə di tante cose. La poesia ci aiuta a prendere per mano il nostro dentro e il nostro fuori, la nostra ombra e il nostro sole, la nostra voce e il nostro silenzio e a farli danzare insieme.
È dagli opposti che nascono le danze più belle!
Informazioni utili
- 30€ + 10€ di tessera associativa anno 2024 (per chi non l’avesse ancora fatta)
- Per info e iscrizioni: pierartelab@gmail.com | +39349144019
- Si svolgerà presso Spazio Piera, via Lavisotto 9 a Trento
- Il laboratorio fa parte della rassegna di laboratori grafico espressivi dal titolo Pepiniera, realizzata grazie al supporto del Comune di Trento-Ufficio Politiche Giovanili
Chi è Francesca?
Francesca Fattinger (Trento, 1991) è educatrice e mediatrice artistica, scrittrice e giornalista pubblicista. Laureata in Economia e Gestione delle Attività e dei Beni Culturali all’Università Ca’ Foscari di Venezia e con master in Standards for Museum Education e in Studi avanzati in educazione museale conseguiti presso l’Università di Roma Tre.
Lavora come mediatrice artistica ed educatrice museale in varie realtà, tra le sue collaborazioni passate e attuali: Museion, museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano, Fondazione Antonio Dalle Nogare, MuA – Museo e Archivio Sinnai, Associazione Lasecondaluna, galleria ar/ge Kunst.
È giornalista pubblicista e collabora principalmente con franzmagazine. Ha pubblicato i racconti “Dentro gli occhi” all’interno della raccolta “La vita vista da qui” e “Sguardi di pro lo” nella raccolta “Il doppio”, editi da Morellini Editore e curati dalla scrittrice Sara Rattaro.
Tra il 2021 e il 2022 alcune sue poesie sono state pubblicate nelle raccolte “Le voci del tempo” e “S-Cambio” curate da Elena Mearini e Marco Saya. Nel 2020 è uscito il suo libro di poesie “Il mare in bocca”, in collaborazione con Mirijam Heiler, edito da franzLAB, giunto alla seconda ristampa.
Ha in corso da alcuni anni il progetto di poesia visiva “Poesie raccolte. Nel giardino delle parole”.