Al Melotti di Rovereto, nell'ambito della rassegna JazzAbout, domenica sera, si è tenuto il concerto del duo formato dal norvegese Bugge Wesseltoft, affermato pianista jazz, con incisioni di rilievo e collaborazioni importanti, sia in ambito strettamente jazzistico che in ambito sperimentale e dance, (basta citare quella col dj e producer Laurent Garnier), e dal tedesco Christian Prommer, batterista dall'atipico e poliedrico background. Il duo propone un interessante connubio tra musica jazz ed elettronica.
L'utilizzo dei due artisti della tecnologia moderna con campionatori, sequencer e laptop, è risultato funzionale allo svolgimento dei brani e non fine a se stesso, e non ha ingabbiato la loro esibizione all'interno di noiosi e ripetitivi loop sonori; si è dipanata così in un divenire omogeneo nel quale non è mai mancato l'elemento principale del jazz e cioè l'improvvisazione.
Il dialogo diretto tra gli strumenti e l'intesa dei due musicisti sono stati godibili ed armoniosi ed hanno evidenziato l'equilibrio raggiunto nell'assemblare trame ed impasti sonori creati con strumentazioni digitali e acustiche. A chi scrive, e non solo, diversi spunti durante il concerto hanno ricordato le atmosfere sonore degli insuperabili Weather Report, geniali precursori di un jazz rivolto al futuro, e Wesseltoft nell'uso delle tastiere elettroniche è sembrato citare ed omaggiare esplicitamente Joe Zawinul. Non c'è da stupirsi considerato che anche Christian Prommer nella sua formazione musicale ha partecipato a workshop con Zawinul e Peter Erskine, batterista dei Weather Report. In conclusione un concerto piacevole e vario con l'alternarsi di passaggi più lievi e più energici che ha divertito un pubblico attento.
(Diskobolus – foto Giorgio Valentini)